Cofferati, Pizzinato e Bertinotti e… in piazza con la CGIL

2542332-cofferati

Pizzi FB 2

bertinotti“Noi sabato saremo in Piazza San Giovanni con la CGIL”

 

 

La CGIL è impegnata a contrastare una legge delega del Governo che contiene norme che riducono i diritti dei lavoratori, consolida il dualismo del mercato del lavoro che dice di voler combattere, introduce soluzioni sul controllo a distanza e sul demansionamento di dubbia legittimità costituzionale. Sono ipotesi che negano oggettivamente il valore sociale del lavoro provocando anche una regressione culturale della sua funzione di momento della vita nel quale le persone, protette e rispettate, si realizzano.

Si rischia così di costringere i giovani ad accettare un destino di marginalità prodotto dalla mancanza di qualità del lavoro che gli verrà offerto quando e se l´economia tornerà a crescere. Infatti perdura l´assenza di una politica keynesiana per lo sviluppo e la crescita, mentre si assegna alle regole del mercato del lavoro una funzione salvifica che non possono avere.

Nel mentre, su questi temi, e su tutti quelli di carattere economico che interessano chi lavora, l´esecutivo nega un confronto reale con le organizzazioni confederali, svuotando la loro funzione di rappresentanza generale consolidatasi in tanti decenni e risolutiva per il bene del paese in moltissime occasioni.

La debolezza dei corpi intermedi, che così si crea, finisce con l´intaccare il tessuto connettivo della democrazia.

Per queste ragioni crediamo sia utile sostenere pubblicamente l´attuale gruppo dirigente della CGIL partecipando insieme alla manifestazione del 25 Ottobre e invitando i deputati a modificare il testo approvato in Senato, a partire dalla salvaguardia dell’art. 18.

Sergio Cofferati, Antonio Pizzinato, Paola Agnello Modica, Luigi Agostini, Fausto Bertinotti, Carla Cantone, Giuseppe Casadio, Alfiero Grandi, Betty Leone, Antonio Lettieri, Paolo Lucchesi, Marigia Maulucci, Paolo Nerozzi, Gianpaolo Patta, Morena Piccinini, Nicoletta Rocchi 

Cgil_Genova_Liguria_DWN

25 ottobre, di ritorno da Roma

È stata una grandissima manifestazione, soprattutto “plurale”: insieme ai lavoratori tanti giovani, lavoratori precari, pensionati. Nei due immensi cortei c’era determinazione e serenità. E c’erano anche lavoratori appartenenti a organizzazioni sindacali diverse, il che dimostra il forte bisogno di unità.
Non solo c’erano tutti e tre gli ex segretari generali, Sergio Cofferati e Guglielmo Epifani con il sottoscritto, c’erano anche tantissimi dirigenti ed ex dirigenti.
Emerge con forza la necessità di dare continuità alla lotta, con manifestazioni e scioperi locali considerando anche lo strumento dello sciopero generale, se necessario. La Camera dei deputati deve modificare il testo del Job Act come è uscito dal Senato. Bisogna che si sviluppi la battaglia per una nuova stagione di politiche contrattuali e sociali che veda l’uscita dalla crisi e l’estensione della parità dei diritti a tutti i mondi del lavoro. Le norme che vietano i licenziamenti per rappresaglia politico sindacale o in modo ingiustificato e prevedono il reintegro del lavoratore licenziato arbitrariamente e senza giustificato motivo vanno estese a chi oggi ne è escluso. Occorrono norme di legge sulla rappresentanza e sulla negoziazione sindacale. Le diverse forme di contratto vanno ridotte a tre o quattro tipologie.
L’incontro di lunedì fra il ministro del Lavoro e le tre confederazioni deve diventare un’occasione fondamentale per la costruzione del futuro. Il governo non può non tenere conto della mobilitazione e del messaggio chiaro e inequivocabile che arriva dalla manifestazione di oggi.

Antonio Pizzinato

manifestazione-roma-cgil-25-ottobre-2014