Ogni settimana, dal marzo 2013 si svolgono celebrazioni nel 70° anniversario di episodi della lotta di liberazione a partire dagli scioperi del marzo 1943 alla Fiat di Torino, alla Falck di Sesto San Giovanni e in varie fabbriche del Piemonte e della Lombardia.
Sono momenti molto significativi, che spesso coincidono con le lotte di oggi, in corso per la difesa dell’occupazione, contro la chiusura della fabbriche, contro il precariato, per conquistare la parità dei diritti.
L’Italia, nel 70° della lotta di Liberazione, vive uno dei momenti più difficili in conseguenza della crisi economica che ha portato la povertà e ha fatto crescere la disoccupazione fino a livelli record: il 12,7% quella generale e per i giovani dai 15 ai 25 anni siamo ormai al 47,2% . Praticamente un giovane su due è disoccupato e quelli che lavorano sono occupati con contratti a termine o con una delle 46 (!) tipologie di contratto di lavoro precario: a termine, a chiamata, e molti altri con rapporti di lavoro irregolari e in “nero” .
PROFANAZIONE DEL SACRARIO DEL SAN MARTINO (VA)
È in questa grave situazione sociale, che si verificano rigurgiti fascisti, nazisti, razzisti.
L’ultimo in Lombardia a Cuveglio (VA) con la profanazione al Sacrario dei martiri di San Martino (luogo ove si accese, nel Novembre del 1943, uno dei primi combattimenti tra le truppe naziste – che stavano invadendo e occupando l’Italia – e la costituenda Brigata Partigiana). Vedete qui le reazioni di ANPI e CGIL di Varese: http://www.antoniopizzinato.it/?p=303
Violando le norme costituzionali e le leggi Scelba e Mancino, il 1° Novembre 2014, offendendo la memoria dei caduti Partigiani, i militanti neofascisti hanno piantato nel terreno – vicino al sacrario – 200 rune di legno e hanno aggiunto ad esse la svastica nazista e il fascio Littorio.
Un’offesa ai caduti partigiani senza nessun intervento da parte delle istituzioni per far rispettare le norme costituzionali e le disposizioni delle leggi attuative. Questi gravi fatti sottolineano l’esigenza di una nuova stagione antifascista e per l’Anpi e i democratici di costruire una nuova strategia di impegno per far vivere la democrazia e attuare la Costituzione nata dalla Resistenza.
Un appuntamento importante per lanciare questa nuova stagione di impegno e mobilitazione antifascista è in programma sabato 22 Novembre, quandosi terrà- presso la Camera del lavoro di Milano in Corso di porta Vittoria 43 la XIV Conferenza Regionale dell’Anpi Lombardia, preceduta dalle Assemblee di sezione e dalle Conferenze Provinciali ( quella di Milano si tiene Sabato 8 Novembre).
CRESCE E SI RADICA NEL TERRITORIO LA PRESENZA DELL’ASSOCIAZIONE
L’organizzazione dei Partigiani Italiani, è bene ricordarlo vive da oltre 70 anni. Infatti l’Associazione Nazionale Partigiani Italiani – Anpi – è nata il giorno della Liberazione di Roma dai nazisti, il 6 Giugno 1944. Costituzione che fu resa pubblica ufficialmente il 24 Settembre 1944. L’Anpi, dal 3 Aprile 1945, è un Ente Morale come da decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 3 Aprile 1945. Essa ha operato in questi 70 anni su tutto il territorio nazionale e si è profondamente rinnovata con decisioni congressuali.
Con l’inizio del 21° secolo si è aperta alle nuove generazioni e rinnovata, nonché radicata in tutte le province italiane e sul territorio per far vivere i valori della resistenza. L’Anpi è la casa degli antifascisti e dei democratici, coscienza critica della società, per far vivere i valori della resistenza implementati nella Costituzione. Essere una Associazione radicata nella società, che dialoga con i cittadini, i lavoratori, i giovani per far vivere l’antifascismo e sconfiggere i neofascisti, difendendo ed attuando la Costituzione, rimuovendo gli ostacoli che non assicurano parità di diritti e di condizioni sociali.
AUMENTANO GLI ISCRITTI E LE SEZIONI
Ho vissuto direttamente la vita dell’organizzazione dell’Anpi in Lombardia nell’ultimo decennio.
I dati degli iscritti e delle sezioni diffuse e radicate sul territorio dimostrano questo rapporto con la società e il radicamento nel territorio. Se volete un esempio, in Lombardia, l’anno precedente alla XIII Conferenza regionale dell’Anpi Lombardia svoltasi nel 2007, questa era la situazione: nel 2006 l’Anpi Lombarda aveva 21.459 iscritti, ora, nel 2013 sono 26.479 con un aumento di oltre il 20%, pari a 5571 iscritti. Nella regione l’Associazone si è radicata maggiormente sul territorio: le sezioni nel 2006 erano 289, nel 2013 sono aumentate a 338, cioè si sono costituite altre 54 strutture nel territorio, ma anche presso l’Università di Pavia, un dato emblematico che vede uniti studenti, professori, personale dell’Università.
L’impegno in difesa e per l’attuazione della Costituzione, per far vivere i valori della Resistenza – con una molteplicità di iniziative, incontri, momenti storici e manifestazioni – ha visto un profondo rinnovamento e una sempre più diffusa partecipazione di giovani e ragazze congiuntamente ai Partigiani.
Questi miei anni di impegno all’Anpi in Lombardia sottolineano che vi sono e crescono le forze dell’Anpi, degli antifascisti, per contribuire a sconfiggere i neofascisti, i nazisti, attuare la Costituzione, uscire dalla crisi e costruire una società più giusta, democratica ed equa socialmente. Sono questi i valori e lo spirito con cui i Partigiani condussero la lotta di Liberazione a partire dall’esperienza delle Repubbliche partigiane che si sono ricordate e celebrate in questi mesi.
Antonio Pizzinato
Milano, 7 Novembre 2014.