Eliminiamo le armi nucleari prima che esse eliminino noi – J.F.Kennedy, 1961
Il governo italiano deve onorare l’impegno e avere un ruolo trainante in Europa
Sviluppare in tutto il mondo un movimento, una mobilitazione per porre fine alle guerre, alle stragi – a partire da quelle che si ripetono sulla Striscia di Gaza -, costruire un mondo di pace e solidarietà fra i diversi paesi e continenti e denuclearizzare il mondo.
Sono i temi affrontati con passione ma anche con rabbia, nei dibattiti a cui ho partecipato recentemente a Varese, Milano, Torino.
Lo stimolo a questi incontri è venuto dal libro postumo di Stéphane Hessed e Albert Jacquard “ESIGETE! UN DISARMO NUCLEARE TOTALE” (Ediesse 2014), volume che illustra l’esigenza e l’urgenza dell’attuazione del disarmo nucleare totale nel mondo.
E’ trascorso un settantennio dal lancio sul Giappone da parte degli Usa delle prime e uniche bombe atomiche: il 6 Agosto 1945 a Hiroshima ed il 9 Agosto a Nagasaki.
Bombe che provocarono la morte di oltre 200.000 cittadini, in particolare di bambini, donne, anziani e giovani.
Stragi che mi sconvolsero quando – anche se erano passati decenni – mi recai ad Hiroshima.
Attualmente nel mondo – come documentato nel libro – vi sono 20.500 bombe nucleari (nei decenni scorsi erano oltre 40.000) ed hanno una potenza a 600.000 volte la bomba lanciata su Hiroshima. Di queste bombe nucleari 1.400 sono strategiche e 6.500 tattiche.
I paesi nucleari nel mondo sono USA, Russia, Cina, Francia, Inghilterra, Israele, Pakistan, Korea del Nord, India, ma le 20.500 bombe atomiche non sono collocate solo in questi nove paesi bensì in relazione alle alleanze militari, come ad esempio la NATO, sono collocati in luoghi strategici, come in Europa. Questa la realtà in Italia, vi sono due luoghi strategici della NATO, con aeroporti militari:
Aeroporto di Aviano (Provincia di Pordenone): 50 bombe atomiche
Aeroporto di Ghedi (Provincia di Brescia): 40 bombe atomiche.
Bombe atomiche a cui – in base alle disposizioni militari e strategiche della NATO – bastano solo sei minuti per essere operative.
Questo dato, i continui conflitti, il pericolo e il rischio che rappresenta la presenza di bombe nucleari in Italia come nei vari paesi NATO (Italia, Germania, Belgio, Paesi Bassi, Turchia) ove sono presenti bombe nucleari, come pure negli altri continenti, costituiscono un grave pericolo per l’umanità.
Quindi il disarmo nucleare totale è una priorità assoluta che va concretamente realizzata.
Come ebbe a dire J. F. Kennedy nel 1961,
“.. ogni uomo, donna, bambino vive sotto la spada nucleare di Damocle.. le bombe nucleari devono essere eliminate prima che esse ci eliminino”
E’ necessario sviluppare le iniziative e la mobilitazione perché, a partire dall’Italia, le bombe atomiche siano distrutte e smantellate prima che siano esse a distruggerci.
Per l’eliminazione del nucleare nel nostro Paese il popolo italiano si è già espresso a larghissima maggioranza più volte e ancora con il referendum del 2011.
Il Governo Italiano deve perseguire coerentemente l’impegno per il disarmo nucleare, e svolgere un ruolo trainante, per un percorso unitario dell’Europa verso il disarmo nucleare nel nostro continente e totalmente nel mondo.
Antonio Pizzinato – Milano, 16 settembre 2014